The

The Nero

The Nero
E' prodotto principalmente in India e nei paesi africani per accontentare il gusto occidentale che richiede the forti e ricchi di teina, capaci di sostituire egregiamente il caffè. Ma anche la Cina produce ottimi the neri specialmente nello Yunman e nel Fujian, patria del the affumicato. La lavorazione del the nero può essere suddivisa in quattro fasi:

appassimento, arrotolamento, fermentazione ed essicazione.

Le foglie vengono messe ad appassire e poi, quando sono ancora morbide, arrotolate senza spezzarle. L'arrotolamento fa fuoriuscire gli olii essenziali delle foglie e contribuisce a fissare l'aroma ed il colore finale del prodotto; ormai raramente questa operazione è manuale essendo stata sostituita da un processo eseguito con l'ausilio di macchine. Successivamente le foglie vengono srotolate in un luogo freddo ed umido e lasciate ad ossigenarsi per almeno 3-4 ore. Il contatto con l'ossigeno produce la fermentazione e fa colorare le foglie verdi di rosso. Infine si procede all'essicazione attraverso la somministrazione di calore che scurisce ulteriormente le foglie e ne blocca il processo ossidativo.

 

The Verde

The Verde
Prodotto principalmente in Cina, Giappone e Taiwan, il the verde non subisce il processo di ossidazione, e per questo mantiene il suo colore verde. Le foglie appena colte vengono fatte avvizzire in forni ventilati, poi essiccate al calore per rendere inattivi gli enzimi responsabili dell'ossidazione. In Giappone, diversamente, dopo aver riscaldato tramite vapore le foglie per renderle morbide, queste vengono arrotolate nel senso della lunghezza e quindi essiccate. Così si ottiene quel tipico aroma di erba fresca. L'infuso di the verde è chiaro e profumato.

 

The Oolong

The Oolong
Nel Fujian e a Taiwan, dove viene prodotto, Wu Long significa Drago Nero: e oolong è l'anglicizzazione di questa espressione. Si tratta di the parzialmente ossidati, che danno quindi un infuso più corposo ed intenso dei the verdi. Le foglie vengono raccolte più tardivamente del consueto, ma lavorate immediatamente: esposte ai raggi diretti del sole, vengono poi agitate in appositi recipienti per spezzare i bordi delle foglie e permettere la fuoriuscita del liquido responsabile della fermentazione. La successiva essicazione porrà termine all'ossidazione, la cui intensità può variare a seconda del gusto che si vuole ottenere.